1. 0
  2. 1

dai documenti del Codex Diplomaticus Cajetanus

 

Doc 427
del 21 dicembre1301

Monastero di S. Martino di Itri metà produzione di olio, vino e grano ma per i lavori da compiere per “pastenare” il “montem incultum” versa un contributo di un oncia d’oro e 5 taremi.

 

Doc 435
del 5 novembre 1313

Monastero di S. Martino di Itri un terzo del prodotto per una terra già in parte produttiva.

 

Doc. 445
del 1 novembre 1323

Monastero di S. Maria di Itri un terzo del prodotto per “… terram suam cultam et montem totaliter incultum”.

 

Doc. 446
del 14 dicembre 1323

Per terreno Monte Christi in Gaeta costituito da “oliveto silvoso et destructo et monte inculto et arrido dicto oliveto contiguo” un decimo frutti e 7 grani d’oro.

 

Doc 450
del 2 febbraio 1329

 

Monastero di S.Maria di Itri per “montem incultum” in località Le Valli, 2 tareni d’oro.
Doc 454
del 12 luglio 1332

Monastero di S.Maria per sei appezzamenti di terra “partim culti et partim totaliter inculte” , un decimo dei frutti e 2 grani d’oro. Si doveva provvedere a “ sterrupare, stroppare, ammacerare, laborare et pastinare bonis olivis, vitibus et ficubus et aliis arboribus fructiferis”.

 

Doc 458
del 15 gennaio 1335

Chiesa di San Giovanni in località Le Fratte di Itri, per un terreno parzialmente coltivato ad olivo e poi da una “certa quantitate montis totaliter inculti et scirposi” da “stroppare” prima di ”mundificare e pastinare”.

 

Doc 482
del 15 dicembre 1354

S.Maria di Itri per un terreno già coperto da olivi ed un “monte inculto” in località “lu Campanaru” un decimo dei frutti e 10 grani d’oro.

 

Doc. 561
ottobre 1379

Monastero di S. Martino, per un terreno già “pastinato” con olivi e viti” in località “Casale delli caprari” , il terzo dei frutti.

 

Doc. 588
del 31 marzo 1488

S. Maria di Itri, per “possessio olivarum cum quodam monte inculto” da mettere a produzione, un terzo dei frutti.

 

Description

L'Associazione

Gaetavola nasce nel 2002 con l’intento di rivalutare le buone tradizioni gastronomiche del territorio comprendente Gaeta ed i comuni circostanti.

Dalle nostre tavole sempre più spesso scompaiono sapori ed odori che sono, o dovrebbero essere, parte integrante della nostra cultura e tradizione, soppiantati da prodotti commerciali che si assomigliano sempre di più annullando il gusto dei cibi.

La bontà di un pesce appena pescato, la fragranza di un dolce tipico, la freschezza di un’insalata di pomodori ovvero di un frutto appena raccolto costituiscono un piacere di non facile descrizione. La possibilità che si possa gustare qualcosa del genere nella preparazione del pasto di ogni giorno rappresenta uno dei motivi per cui si è costituita Gaetavola.

Facebook