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 Storia, Tradizione e Degustazione

…in tutte le società la cucina è il primo strumento con cui si definisce l'identità di un gruppo, tanto da indurre un paragone con il linguaggio come prima fonte identitaria. I prodotti della cucina possono essere identificati con le parole, la sua grammatica sono le ricette, e ha una sintassi rappresentata dai menù nonchè una retorica riferibile ai modi di presentazione e alla convivialità. (Massimo Montanari - storico dell'alimentazione)

A Gaeta (LT), sabato 20 e domenica 21 giugno 2015, in P.zza della Libertà, , si é svolta una nuovamente sfortunata, dodicesima edizione de La Tiella, le alici e l’oliva di Gaeta – Storia, tradizione e degustazione, che nonostante la pioggia caduta un pò a macchia di leopardo, durante i due giorni di manifestazione, ha saputo proporre, prodotti tipici, musica e cultura, degustazioni, preparazioni dal vivo, proposte con l’organizzazione dell’ Associazione Gaetavola e del Comune di Gaeta. Un evento conviviale, per riscoprire antichi sapori, e contestualmente vetrina per tanti produttori locali di tiella e non solo, nel filone del marketing territoriale integrato ( cibo – paesaggio – storia ) da sempre proposto da Gaetavola nei suoi eventi.

Quest’anno partendo dalla frase del Montanari avevamo allestito il nostro villaggio in un idea di percorso costruito attorno al cibo, come elemento, in primis, di tradizione e cultura, partendo dalla produzione delle materie prime, alla loro lavorazione con le preparazioni dal vivo, fino ad arrivare alla sua degustazione; componenti di un Linguaggio Gastronomico che è racconto della storia della città.

La Tiella di Gaeta è sicuramente un buon esempio di questo concetto; un linguaggio fatto cibo, un fantastico libro fatto di soffice e fragrante impasto e dei suoi vari ripieni, che ad ogni morso narra la storia del territorio, di una città, di una tradizione commista marinara e contadina del lungo budello del Borgo, suo storico luogo di origine, tradizione che sta alla base della sua ricetta, raccontando abitudini, esigenze, gusti gastronomici di un territorio, popolo e famiglie.

La Tiella di Gaeta un cibo con origini antiche, ma incredibilmente moderno nel suo essere odierno, con la sua capacità di essere menù completo e vario, primo, secondo e terzo, come amava dire il suo leggendario inventore, Ferdinando IV di Borbone, e proprio per la grande varietà di ingredienti di mare e di terra che vengono usati nelle sue varie interpretazioni, che la rendono un esempio unico di sintesi della dieta mediterranea in un solo cibo.

Grande successo e novità di questa dodicesima edizione Il Tortano Gaetano preparato per l’occasione artigianalmente da massaie volontarie dell’associazione. Lo stand di questo dolciume tipico è stato letteralmente preso di assalto dagli avventori, esaurendo in poco tempo gli oltre venti tortani messi in vendita per giornata.

Dolce della tradizione pasquale di Gaeta, differisce da quello napoletano che è generalmente salato (Il Casatiello); originariamente la Pasqua era l’unico periodo dell’anno in cui veniva preparato, annunciando anche l’arrivo della primavera, quando, almeno una volta, secondo natura  le galline cominciavano a fare le uova, che sono il suo principale ingrediente. Della primavera porta visivamente anche i vividi colori: il giallo forte dell’impasto dato dai tuorli dell’uovo, il bianco del naspro, la glassa che lo ricopre fatta con albume e zucchero montati e il rosso e il verde delle decorazioni soprastanti fatte di zucchero colorato con le essenze di fragola o kermes e menta, oggi spesso sostituite da confettini colorati.

La due giorni gastrononomica, nei momenti non bagnati è stata allietata dalla Musica da gustare del DJ Set  di Livio Batosi con la disco dance 70/80 e non solo e dal VJ Erasmo Lombardi Di Perna che forniva al pubblico tante notizie e aneddoti su brani in ascolto e sui prodotti in esposizione e degustazione.             

“…Che dire? Credo di non avere più parole, per il quarto anno consecutivo ancora pioggia sulla nostra manifestazione, ogni statistica probabilistica pare venuta meno, la Tiella pare ormai destinata ad essere un evento bagnato; anche quest’anno parlare di come sia andata è sicuramente inutile, sono una persona solitamente positiva e quindi dico che ripartiremo subito per preparare la prossima edizione con più convinzione di prima, anche se stasera siamo un po’ scorati e specialmente bagnati. Ripartiremo dalla gente, quella numerosa, che si accalcava ai nostri stand, in ogni momento senza pioggia, vogliosa di scoprire antichi sapori ed affinare nuovi gusti, dalla Tiella a tante altre eccellenze da tutto il nostro territorio. Il nostro pensiero particolare è per tutti gli operatori e produttori che anche quest’anno ci hanno permesso di organizzare questo splendido, anche se sfortunato evento, spero che siano con noi anche il prossimo anno, fiduciosi di un meteo più benevolo. Come sempre I ringraziamenti finali vanno ai nostril patners istituzionali e economici, in primis l’amministrazione comunale, senza i quali non sarebbe possibile realizzare i nostri eventi”. Questo il commento del presidente di Gaetavola Cosmo Pesigi ad una sfortunata XII edizione de La Tiella, le alici  e l’oliva di Gaeta.