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Manifestazione
Le Vie di Gaeta


GAETA, 22 23 24 SETTEMBRE 2006

 

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Avevamo ancora negli occhi e nella memoria “Le Vie di Gaeta 2005”, il Borgo di Via dell’indipendenza affollato di persone, provenienti da un pò da tutto il circondario e non solo, la strada illuminata e addobbata a festa, e il ricordo dell’entusiasmo collettivo che si respirava un anno fa lungo l’antico budello e nei suoi vicoli.
Pensare che l’evento di quest’anno potesse superare la precedente edizione era sicuramente lecito, e invece la realtà è stata nettamente superiore alle già positive aspettative degli ganizzatori, il borgo gaetano è riuscito ancora una volta a dare il meglio di se, strabbattendo le 17.000 presenze dell’anno precedente.
Una folla stupita e divertita è stata travolta da quell’incredibile energia popolare che gli abitanti di Via dell’Indipendenza sono in grado di trasmettere naturalmente, e ha potuto degustare i piatti più tipici della tradizione gaetana che le massaie sfornavano dalle loro cucine praticamente in tempo reale.

Una gastronomia fatta di prodotti poveri per ricette di origine popolare, ricche di contaminazioni tra mare e terra, sapientemente elaborate nel corso degli anni, è stata dunque la protagonista assoluta lungo il percorso, offrendo agli oltre 20.000 presenti la possibilità di degustare piatti gustosissimi dal sapore antico e di qualità preparati con i prodotti più tipici del nostro territorio tra i quali vanno ricordati soprattutto l’oliva e l’olio extra vergine che se ne trae, e ancora i prodotti della pesca, e in particolare le cozze e il pesce azzurro, e quelli della terra, tra i quali spicca sicuramente la “spagnoletta” particolare pomodoro dal sapore gustosamente agrognolo.

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Pizzelle fritte dolci e salate, seppie con patate, alici salate e ancora “baini”di ceci e fagioli con scarola e l’immancabile tiella ecco solo alcuni dei piatti che hanno deliziato il palato e gli occhi dei presenti.
A far colorare ancora di più Via dell’Indipendenza, ha provveduto l’assegnazione del secondo premio “Tavolo dell’Ospitalità”, vinto quest’anno da Vico 20, che ha scatenato i “borgaioli” in una fantasia di addobbi.

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Il percorso gastronomico, momento centrale e attesissimo clou della IV edizione della manifestazione “Le Vie di Gaeta”, è stato quindi l’esaltazione della cultura del cibo di e da strada (street food), vero Hit del momento, gastronomicamente parlando, e della convivialità che sicuramente il buon cibo genera; la cucina di strada viola apertamente molte delle regole “di casa”, il cibarsi diviene un evento legato alla collettività e ciò crea un’atmosfera di complicità, per cui sovente si scambiano due parole, una battuta, perchè è la situazione stessa di gustare uno stesso piatto, vivere una stessa situazione che induce a un senso di confidenza non comune, e a Gaeta durante “Le Vie” tutto ciò diviene vera e propria arte del comunicare e dello stare insieme.
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Le migliaia e migliaia di avventori del percorso, complice anche lo splendido clima del weekend gaetano e le allegre note dei gruppi di musica popolare Aurunka, Verderame, Maltempo e Macaria, si sono cosi trovati travolti dal buon umore e dalla voglia di stare insieme, in un luogo unico e particolare come Via dell’indipendenza cosi ricco di storia vissuta, rivivendo situazioni del secolo scorso quando gli abitanti dei vicoli in particolari occasioni, festeggiavano e pranzavano in strada come una grande famiglia.

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La regina del vecchio Borgo è stata sicuramente anche quest’anno la ricercatissima Tiella, vero “street food” gaetano e parte integrante della cultura della nostra città, antico cibo di contadini e pescatori da portare facilmente con se nelle lunghe giornate di lavoro, gustosissima nelle sue varietà di verdura e pesce e nelle sue piccole diversità che sembrano presentarsi da vico a vico, da massaia a massaia.

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L’evento come ogni anno è stato aperto in piazza V. Capodanno da “Merende e Giochi d’altri tempi” con la direzione artistica di Antonello Treglia e le animazioni del suo gruppo; il momento dedicato ai bambini è stato il grande successo di questa edizione protraendosi ben oltre il previsto termine delle 18,30 ; uno sciame di bimbi festanti ha cosi avuto possibilità di conoscere i giochi e le merende della tradizione gaetana con cui i loro genitori e nonni occupavano il loro tempo libero.

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La serata si è conclusa in Villa delle Sirene con il coinvolgentissimo “Concertone a ballo” grande Jam session folk dei quattro gruppi che avevano allietato il percorso, e i danzatori della Scuola di Danza Popolare “Tarantellando”.
La tre giorni di arte, gastronomia e paesaggio dell’Associazione Gaetavola era partita venerdi 22 con il convegno “ La città che non c’è ” momento culturale che ha voluto proporre agli intervenuti idee per cercare di delineare un modello di “città a misura d’uomo”, in grado di far fronte alle esigenze ed aspettative di tutta una comunità; proporre Gaeta come città già fatta in questo senso, se non per quegli interventi migliorativi e di recupero che servirebbero a renderla maggiormente “sostenibile”, ma che storicamente già “accoglie e ripara i suoi abitanti e visitatori” per la particolare conformazione del suo territorio che offre un microclima ideale tutto l’anno e non ultimo per le bellezze naturali e storiche.

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I relatori del convegno, come nelle precedenti edizioni, nomi di rilevanza nazionale, hanno proposto analisi e punti di vista originali mettendo a confronto esperienze ed idee anche diverse, innescando tra il pubblico una accesa discussione che si è prottratta anche durante l’aperitivo di saluto.
Durante il convegno è stato assegnato il “IV Premio Gaetavola” a Legambiente per l’impegno che questa associazione profonde a sostegno di un ambiente più sostenibile, il premio è stato ritirato dal Presidente Lazio di Legambiente L. Parlati.
“Le Vie di Gaeta” si è conclusa domenica, 24 settembre, con la grande novità di questa IV edizione, I percorsi del trekking urbano, itinerari cittadini alla scoperta di luoghi nascosti della città al di fuori dalle tradizionali mete turistiche.

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Turisti e cittadini, sono divenuti “viaggiatori nella città”, guidati da improvvisati ma espertissimi ciceroni scelti tra personalità note di Gaeta alla scoperta di beni architettonici e paesaggistici, che tracciano la storia e la cultura di una città che è stata crocevia di momenti importanti della storia d’Italia e che rappresentano patrimonio di inestimabile valore per l’identità stessa della comunità.
Le escursioni baciate da una splendida giornata di sole e da decine e decine di entusiastiche presenze, giunte fin anche da Roma, Napoli e altre città vicine si sono concluse in ristorante abbinati con pranzi tipici a giusta conclusione di una intensa ed emozionante passeggiata.

Trekking Urbano