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La Chiesa ricorda che S. Erasmo fu martorizzato a Formia il 2 giugno 303.
Secondo la tradizione le sue spoglie furono conservate a Formia: “Formianae ecclesiae in qua corpus beati Herasmi martyris requiescit" come scrive il S. Gregorio Magno, alla fine del sec. VI, scrivendo al vescovo Bacauda di Formia (Reg. Ep., I, 8).
Tra l’anno 855 e l’867, vediamo che il vescovo di Formia, dal titolo episcopo sancte furmiane ecclesie et castro caietano, assume il titolo di episcopus sedis sancte gaietane ecclesie.
Cioè la Chiesa prende atto delle trasformazioni che stanno avvenendo sul territorio, e che nelle antiche terre del patrimonium caietanum è sorto in due secoli e mezzo un nuovo autonomo, vivace ed efficiente organismo politico, la civitas Gaetana, sotto il cui potere è finita la stessa domus culta di Formia.
Le spoglie del santo vengono traslate da Formia in Gaeta, dove attualmente riposano.
Il 3 febbraio 1106 Pasquale II consacra la cattedrale di Gaeta in onore della Vergine e di Erasmo.
I marinai della repubblica marinara fanno conoscere la sua venerazione anche alle altri genti di mare.